Dr Simone Rigalza (Osteopata D.O Roi-Preparatore Atletico-Allenatore di nuoto-Counselor sportivo) e’ sempre un grande regalo la sua presenza alla Scuola di Osteopatia Franco Italiana e sappiamo quanto lei si senta a proprio agio all’interno della nostra “Famiglia Osteopatica” .In questo mese di agosto abbiamo pensato che, sotto il caldo sole dell’estate, i nostri alunni e i nostri colleghi avrebbero gradito restare informati e leggere delle brevi interviste dei tanti eccellenti collaboratori ,medici ed osteopati, che insegnano all’interno della nostra scuola.
Dr.Rigalza, il suo libro (e del dr Massimo Garavaglia)” I primi fondamentali 10 minuti per l’osteopatia” sta avendo un grande successo quindi attraverso la sua ricca esperienza professionale proviamo ad informare i nostri colleghi su alcuni passaggi osteopatici fondamentali:
1-IN BASE ALLA SUA ESPERIENZA QUANTO E’ IMPORTANTE FARE UNA BUONA ANAMNESI? ESISTONO DELLE DOMANDE ASSOLUTAMENTE ESSENZIALI NEL PROCESSO DIAGNOSTICO INIZIALE? Saper condurre un’attenta anamnesi risulta fondamentale nel nostro lavoro, infatti è il primo approccio capace di svelare se il sintomo riportato dal paziente nasconde un’eventuale controindicazione al trattamento osteopatico. Le domande più corrette da effettuare sono in relazione al tessuto più responsabile a creare la sintomatologia, possono infatti esseere differenti per ogni organo o tessuto, dobbiamo quindi comprendere la caratteristiche fisiologiche del sito riportato dal paziente prima di poter proporre le giuste domande.
2-L’ESAME OBIETTIVO: SECONDO PUNTO IMPORTANTE DEL NOSTRO PROCESSO DIAGNOSTICO, L’ISPEZIONE CUTANEA COSA POTREBBE SUGGERIRCI? L’esame obiettivo nella sua fase di osservazione è indispensabile per l’osteopata per riconoscere eventuali disfunzioni ed orientarsi verso il loro significato. L’ispezione della cute consiste nell’osservare evidenti segni come: cicatrici,regioni pallide, lucide, arrossate, gonfie o con presenza di vene in rilievo e molto altro…..
3-QUALI SONO LE CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE AD UN TRATTAMENTO OSTEOPATICO? Definire una controindicazione per noi osteopati non significa identificare una patologia, ma significa delineare un limite entro il quale operare in sicurezza.Una controindicazione assoluta impedisce per ragioni di sicurezza nei confronti del paziente, il proseguo della visita professionale osteopatica.In presenza di Red Flags occorrerà indirizzare il paziente ad un medico specialista al fine di garantirgli la migliore cura professionale necessaria. Saper condurre una buona indagine differenziale ci rende liberi di intraprendere la nostra professione da osteopati riducendo al minimo il rischio di incontrare una condizione afisiologica sotto le nostre mani.
Grazie Dr Rigalza, ci vedremo presto a scuola per proporre nel 2023 il vostro Corso di Indagine Differenziale, uno strumento prezioso per i nuovi osteopati che cominciano questa meravigliosa ma rigorosa professione ma anche per osteopati professionisti da tempo che desiderano avere nuove e dettagliate indicazioni per rispondere al meglio alle necessità dei propri pazienti e alla sicurezza del trattamento osteopatico. Un abbraccio osteopatico !!!!